Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
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Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo p arla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella n ostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferis ce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende pre zioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\, ma s emplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’am ore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la f onte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò significa c he dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poter lo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Ges ù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amor e. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei n ostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristia ni.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luo ghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cos e vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di co nflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su interne t o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili \, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “ Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistar e i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dov rebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti r eciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipan ti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristia ni di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spiritu ali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le persone si a llontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con per sone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un in coraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri inv ece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appartenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’a more di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerch é solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der L iebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe b ezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT di e Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadu rch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so at traktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben w ill. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Dies e göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, da ss wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir si e weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden. Des halb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben k önnen. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzweifelha ft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Ge meinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmer kmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, wa s geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Tei lnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wi r dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht : Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knall harten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spal tung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situ ationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe mu ss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Bas is kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu auf\,
auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist voll
davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einverstanden
ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt nicht
dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Gegentei
l\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumenten z
u gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es große
Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder politi
sche Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sich von
einander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus erfüll
t ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen im Ges
präch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosung kö
nnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen mitei
nander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und vonein
ander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, weil wi
r wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in dem si
ch Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der Liebe
– mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeben –
das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das ist de
r Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Deshalb
mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Li ebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwe de Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevoll eren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\,
gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vi ta quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’a more di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. U n amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\, ma semplicem ente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò significa che dobbi amo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasm ettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parol ina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\, 35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\ , nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri ra pporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve e ssere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Co me cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengo no fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma P aolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondam ento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQues to amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Cori nzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiu so con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Cor inzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe e ssere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproc i\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, ne ll’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di o ggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, e tiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le persone si allontan ano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone co mpletamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggi amento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\, che discuti amo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appartenere allo s tesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per no i.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova o gni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è c ostato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diven tare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inim icizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunio ne.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.
\nVostra
\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spr icht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichne t wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kost bar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und ges chenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttli che Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grundlage aller Li ebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir z uallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weiter geben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden. Deshalb müs sen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. A us diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzweifelhaft zum T ext gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde s oll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschi eht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmend en\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Go ttes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an ande ren Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu a ufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten G esetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\ , aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die G rundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu auf\, auch uns
ere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist voll davon\,
dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einverstanden ist! Er
weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt nicht dazu\,
dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Gegenteil\, er g
eht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumenten zu gewinn
en.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es große Meinung
sverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder politische Fra
gen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sich voneinander
ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus erfüllt ist\,
sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen im Gespräch bl
eiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosung könnte ein
e Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen miteinander
u> reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und voneinander le
rnen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, weil wir wissen
\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in dem sich Gotte
s Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der Liebe – mich v
on der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeben – das kost
et mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das ist der Weg\,
den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Deshalb mutet er
auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe verm ag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst \, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Mit einander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\, gesegnet
es Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vi ta quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’a more di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. U n amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\, ma semplicem ente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò significa che dobbi amo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasm ettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parol ina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\, 35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\ , nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri ra pporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve e ssere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Co me cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengo no fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma P aolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondam ento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQues to amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Cori nzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiu so con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Cor inzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe e ssere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproc i\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, ne ll’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di o ggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, e tiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le persone si allontan ano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone co mpletamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggi amento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\, che discuti amo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appartenere allo s tesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per no i.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova o gni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è c ostato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diven tare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inim icizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunio ne.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.
\nVostra
\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spr icht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichne t wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kost bar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und ges chenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttli che Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grundlage aller Li ebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir z uallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weiter geben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden. Deshalb müs sen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. A us diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzweifelhaft zum T ext gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde s oll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschi eht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmend en\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Go ttes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an ande ren Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu a ufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten G esetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\ , aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die G rundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu auf\, auch uns
ere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist voll davon\,
dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einverstanden ist! Er
weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt nicht dazu\,
dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Gegenteil\, er g
eht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumenten zu gewinn
en.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es große Meinung
sverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder politische Fra
gen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sich voneinander
ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus erfüllt ist\,
sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen im Gespräch bl
eiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosung könnte ein
e Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen miteinander
u> reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und voneinander le
rnen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, weil wir wissen
\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in dem sich Gotte
s Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der Liebe – mich v
on der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeben – das kost
et mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das ist der Weg\,
den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Deshalb mutet er
auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe verm ag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst \, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Mit einander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\, gesegnet
es Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vi ta quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’a more di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. U n amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\, ma semplicem ente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò significa che dobbi amo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasm ettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parol ina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\, 35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\ , nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri ra pporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve e ssere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Co me cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengo no fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma P aolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondam ento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQues to amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Cori nzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiu so con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Cor inzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe e ssere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproc i\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, ne ll’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di o ggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, e tiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le persone si allontan ano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone co mpletamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggi amento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\, che discuti amo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appartenere allo s tesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per no i.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova o gni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è c ostato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diven tare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inim icizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunio ne.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.
\nVostra
\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spr icht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichne t wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kost bar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und ges chenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttli che Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grundlage aller Li ebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir z uallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weiter geben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden. Deshalb müs sen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. A us diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzweifelhaft zum T ext gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde s oll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschi eht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmend en\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Go ttes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an ande ren Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu a ufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten G esetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\ , aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die G rundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu auf\, auch uns
ere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist voll davon\,
dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einverstanden ist! Er
weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt nicht dazu\,
dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Gegenteil\, er g
eht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumenten zu gewinn
en.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es große Meinung
sverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder politische Fra
gen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sich voneinander
ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus erfüllt ist\,
sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen im Gespräch bl
eiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosung könnte ein
e Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen miteinander
u> reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und voneinander le
rnen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, weil wir wissen
\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in dem sich Gotte
s Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der Liebe – mich v
on der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeben – das kost
et mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das ist der Weg\,
den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Deshalb mutet er
auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe verm ag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst \, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Mit einander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\, gesegnet
es Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
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