Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
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Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Q uando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così att raente\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’o rigine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ci ò significa che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio p rima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando . Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore . Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mo strato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartien e al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fa tto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cr istiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre intera zioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vit a dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’od io su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situ azioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore d eve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differe nze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Pa olo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amo re di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nost ri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su ques tioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le persone si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore d i cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in di alogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall ’altra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo d i appartenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l ’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi ri empire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. M i mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.< /p>\n
Perché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le pau re\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\ , più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di
amore.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Pau lus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Allta g als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeic hnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwähl t und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Ge genüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegen über lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Chr istus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle alle r Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist d ie Grundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon w ir reden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die L iebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWa s unzweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles< /u> in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im U mgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mi t seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das he ißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Chr isten sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in de r Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzunge n\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergl eichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert un
s dazu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherb
rief ist voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht e
inverstanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber da
s führt nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sonder
n im Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten
Argumenten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute
gibt es große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethisch
e oder politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt
man sich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der
Paulus erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Me
nschen im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Ja
hreslosung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Chri
sten miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hör
en und voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertra
gen\, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christu
s\, in dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil
in der Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe wei
terzugeben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Ab
er das ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekos
tet. Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impul s gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu ei nem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirste
n Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
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Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
\n
\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
\n
\n
Un caloroso invito ai cult i nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03. ) alle ore 10.30
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
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\nChe cosa possiamo sapere di
affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla
nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l’uom
o non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio. Di
o stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la morte s
ulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere salva
ti.
Sola gratia – Per sola grazia
\nDio non
giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e …
la giustizia di Gesù Cristo senza pretendere nulla in cambio. Cosa può agg
iungere l’uomo all’opera di salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a
Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!
Sola
fide – Per sola fede
\nLa fede unisce il credente a Cristo e
gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giustizia e alla sua
vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive sotto la grazia di D
io e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e gius
tificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi al prossimo. Al cen
tro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo comandamento\, che dice
di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua volontà. Questo non s
ignifica vivere la propria vita secondo un elenco di regole\, ma viverla a
lla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e responsabilmente nell’
interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il cristiano\, sia nella c
hiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve Dio e il prossimo\,
diventando così collaboratore di Dio nel mondo.
Sola scri
ptura – Dalla sola Scrittura
\nLutero fonda la sua Riforma s
ulla Bibbia\, che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere
superiore alla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia si
a stata scritta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla
Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la procla
ma e la rende attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola
di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge
da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distin
zione tra Legge e Vangelo.
Che cosa intende Paolo per amore? Quando P aolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore n ella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si r iferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo ren de prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\ , ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Ges ù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò signi fica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per q uesto dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per q uesto motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al te sto è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nel l’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto c iò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei c ristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in alt ri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su i nternet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve ess ere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’ intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto ! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a d ire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conq uistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di D io dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapp orti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i part ecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i c ristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni s pirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le person e si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui P aolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo c on persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli alt ri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altra\ , che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appar tenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’ odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più p ace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore.< br />\nVostra\, Kirsten Thiele
\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Li ebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lie ben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus ge zeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Grund lage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet \, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor w ir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir reden . Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe le ben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Got tes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzwei felhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in d er Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennun gsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem \, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mi t Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chr isten soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, da ss es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen si nd wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt z ugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Lie be muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihre r Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu a
uf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist
voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einversta
nden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt
nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Geg
enteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumen
ten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es
große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder p
olitische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sic
h voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus e
rfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen i
m Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosu
ng könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und v
oneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, we
il wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in d
em sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der L
iebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzugeb
en – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das i
st der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Des
halb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht d er Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem lieb evolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gut
es\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thiele
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