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CELI – A 3-locandina-EXE-tracc
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BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//178.32.138.212//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.26.9// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-FROM-URL:http://www.celna.it X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20231029T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20241027T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20240331T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 RDATE:20250330T020000 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-6297@www.celna.it DTSTAMP:20240319T012728Z CATEGORIES;LANGUAGE=it-IT:Culti CONTACT: DESCRIPTION:1\n \n\n \n \n \n \n \n\n \n \n \n \n \n In rilievo\n \n \n culti per Pasqua\n \n Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Via Poerio 5 per\nVen erdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30\nCon la partecipazione del coro\n \n \n \n\n \n 1 Agosto 2023\n \n \n\n \n \n 31 ottobre – ricordo della Riforma\n \n \n\n\n \n31 ottobre – giorno di me moria della Riforma\nSolus Chistus – solo Cristo\nChe cosa possiamo sapere di affidabile su Dio? Come possiamo essere corretti con Dio? Che cosa dà alla nostra vita il suo più alto significato e valore? La risposta è che l ’uomo non ha modo di superare il proprio egocentrismo e di ascendere a Dio . Dio stesso si è fatto uomo in Gesù Cristo e ha vinto il peccato e la mor te sulla croce\, affinché tutti coloro che credono in lui possano essere s alvati.\nSola gratia – Per sola grazia\nDio non giustifica l’uomo in base ai suoi eventuali meriti\, ma perché lo ama e … la giustizia di Gesù Crist o senza pretendere nulla in cambio. Cosa può aggiungere l’uomo all’opera d i salvezza di Dio? Niente! Può solo affidarsi a Gesù Cristo e lasciare che Dio lo prenda a servizio!\nSola fide – Per sola fede\nLa fede unisce il c redente a Cristo e gli permette di partecipare al suo amore\, alla sua giu stizia e alla sua vita eterna. Il credente è libero: libero perché vive so tto la grazia di Dio e non più sotto la legge\; libero perché non deve più dare senso e giustificazione alla sua esistenza e può quindi rivolgersi a l prossimo. Al centro dell’etica luterana c’è l’osservanza del primo coman damento\, che dice di amare Dio sopra ogni cosa e di obbedire alla sua vol ontà. Questo non significa vivere la propria vita secondo un elenco di reg ole\, ma viverla alla luce dell’amore di Cristo e agire liberamente e resp onsabilmente nell’interesse del prossimo. Nella vita quotidiana\, il crist iano\, sia nella chiesa che nell’ambiente familiare e lavorativo\, serve D io e il prossimo\, diventando così collaboratore di Dio nel mondo.\nSola s criptura – Dalla sola Scrittura\nLutero fonda la sua Riforma sulla Bibbia\ , che oppone all’autorità papale: la voce umana non può essere superiore a lla Parola di Dio. Tuttavia\, Lutero non nega che la Bibbia sia stata scri tta da mani umane. La Bibbia non è semplicemente identica alla Parola del Dio vivente: la Bibbia testimonia la Parola di Dio\, la proclama e la rend e attuale: in questo modo\, la Scrittura stessa diventa Parola di Dio. Al centro della Bibbia c’è il Vangelo di Gesù Cristo\, che funge da chiave di lettura e la cui piena validità diventa evidente nella distinzione tra Le gge e Vangelo.\n \n \n\n \n 5 Maggio 2021\n \n \n\n\n Prossimi eventi\n\n\n\n\n\n \n \n \n \n Mar\n 23\n Sab\n \n \n \n\n \n \n 16:00\n \n \n \n culto Bari\n \n \n\n \n\n \n \n culto Bari\n \n\n \n \n Mar 23@16:00–17:00\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n Mar\n 29 \n Ven\n \n \n \n\n \n \n 18:00\n \n \n \n meditazione del Venerdì Santo\n \n \n\n \n\n \n \n meditazione del Venerdì Santo\n \n\n \n \n Mar 29@18:00–19:00\n \n\n \n \n \n \n\n \n \n \n \n \n Mar\n 31\n Dom\n \n \n \n\n \n \n 10:30\n \n \n \n culto di Pasqua\n \n \n\n \n\n \n \n culto di Pasqua\n \n\n \n \n Mar 31@10:30–11:45\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n Apr\n 3\n Mer\n \n \n \n\n \n \n 16:30\n \n \n \n Bibelreise\, online\n \n \n\n \n\n \n \n Bibelreise\, online\n \n\n \n \n Apr 3@16:30–17:30\n \n\n \n \n \n\n \n \n \n \n \n \n Apr\n 6\n Sab\n \n \n \n\n \n \n 16:00\n \n \n \n Gottesdienst Ischia\n \n \n\n \n\n \n \n Gottesdienst Ischia\n \n\n \n \n Apr 6@16:00–17:00\n \n\n \n \n \n \n\n \n \n \n \n \n Apr\n 7\n Dom\n \n \n \n\n \n \n 10:30\n \n \n \n culto online – Zoom \n \n \n\n \n\n \n \n culto online – Zoom\n \n\n \n \n Apr 7@10:30–11:30\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n Apr\n 20\n Sab\n \n \n \n\n \n \n 16:00\n \n \n \n culto Bari\n \n \n \n \n\n \n \n culto Bari\n \n\n \n \n Apr 20@16:00–17:00\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n Apr\n 21\n Dom\n \n \n \n\n \n \n 10:30\n \n \n \n culto Napoli\n \n \n\n \n\n \n \n cu lto Napoli\n \n\n \n \n Apr 21@10:30–11:30\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n Mag\n 1 \n Mer\n \n \n \n\n \n \n 16:30\n \n \n \n Bibelreise\, online\n \n \n\n \n\n \n \n Bibelr eise\, online\n \n\n \n \n Mag 1@16:30–17:30\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n\n \n \n 18:00\n \n \n \n Viaggio biblico\, online\n \n \n\n \n\n \n \n Viaggio biblico\, online\n \n \n \n \n Mag 1@18:00–19:00\n \n\n \n \n \n\n\n \n \n \n \n \n \n \n Visualizza Calen dario.\n \n \n \n \n \n \n \n Aggiungi\n \n \n \n \n \n \n \n Aggiunti al Calendario di Ti mely\n \n \n \n \n \n Aggiungi a Google\n \n \n \n \n \n Aggiungi ad Outlook\n \n \n \n \n \n Aggiungi al Calendario Apple\n \n \n \n \n \n Aggiungi ad altro calendario\n \n \n \n \n \n Export to XML\n \n \n \n\n\n \n \n\n\n\n\n\n \n \n Otto X Mille alla chie sa luterana\n \n \nhttp://www.celna.it/wp-content/uploads/2022/11/Otto-per-m ille-luterano-Napoli-siamosale.mp4\n \nCELI – A3-locandina-EXE-tracc\n\n \n \n \n\n \n 1 Novembre 2022\n \n \n\n \n \n Versetto dell’Anno – Jahreslosung 202 4\n \n Versetto dell’anno 2024\nTra di voi\, ogni cosa si faccia con amore. \n(1 Corinzi 16\,14)\nChe cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostr a vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce a ll’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezios o. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraente\, ma sempl icemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la b ase di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò significa che d obbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo t rasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobb iamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo moti vo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrato in Gesù Cr isto (1 Cor 1-2).\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha f atto dell’amore il tratto distintivo dei cristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amo re di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nost ri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.\nPaolo sottoli nea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’a more. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Come cristiani\, sia mo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo : indipendentemente dal fatto che si tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella no stra società. A Corinto c’erano situazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristi ani. Solo su questa base può esserci unità.\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario \, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tu tto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazi oni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di p arlarsi con amore\, le persone si allontanano l’una dall’altro e nascono l e divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Pu ò anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il mo tto dell’anno potrebbe essere un incoraggiamento per noi cristiani a parla re gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impar iamo l’uno dall’altra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo pe rché sappiamo di appartenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.\nQuesto stile di vita d’amore – lasc iarmi riempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qua lcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le pa ure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole \, più pace e comunione.\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore. \nVostra\, Kirsten Thiele\nJahreslosung 2024\nAlles\, was ihr tut\, gesche he in Liebe.\n(1. Korinther 16\,14)\nWas versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem A lltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) be zeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte er wählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil da s Gegenüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das G egenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, i st die Grundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müss en\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wov on wir reden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an d ie Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).\nWas u nzweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungs merkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Chris ten soll Gottes Liebe erkennbar werden.\nPaulus betont mit seinem Satz auc h\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir da zu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Eg al\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallhart en Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichbare Situatio nen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss d ie Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis k ann es eine Einheit geben.\nDiese Liebe fordert uns dazu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief ist voll davon\, da ss Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einverstanden ist! Er wei ß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führt nicht dazu\, das s Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argumenten zu gewinnen. \nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt es große Meinungsverschie denheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man sich voneinander ab und e s entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen im Gespräch bleiben\, d ie ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslosung könnte eine Ermutig ung sein\, dass wir als Christinnen und Christen miteinander reden statt ü bereinander. Dass wir aufeinander hören und voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in dem sich Gottes Liebe zu uns g ezeigt hat.\nSo ein Lebensstil in der Liebe – mich von der Liebe Gottes er füllen lassen und die Liebe weiterzugeben – das kostet mich etwas. Er ford ert mich heraus\, jeden Tag. Aber das ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.\nD enn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen un d so zum heilsamen Impuls gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Tre nnung werden – hin zu einem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden un d Verbundenheit.\nEin gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.\nIhre/ eure Kirsten Thiele\n \n \n \n \n\n \n 1 Gennaio 2024 DTSTART;TZID=Europe/Rome:20211002T160000 LOCATION:Chiesa Evangelica Valdese @ Corso Vittorio Emanuele 138\, Bari SEQUENCE:0 SUMMARY:culto Bari URL:http://www.celna.it/evento/culto-bari-5/ X-COST-TYPE:free X-WP-IMAGES-URL:thumbnail\;http://www.celna.it/wp-content/uploads/2022/01/i mage.jpeg\;1440\;600\,medium\;http://www.celna.it/wp-content/uploads/2022/ 01/image.jpeg\;1440\;600\,large\;http://www.celna.it/wp-content/uploads/20 22/01/image.jpeg\;1440\;600\,full\;http://www.celna.it/wp-content/uploads/ 2022/01/image.jpeg\;1440\;600 X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:\\n\\n
\\nUn caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così at traente\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, questo è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’ origine e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per no i in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. C iò significa che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parland o. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amor e. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha m ostrato in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartie ne al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere f atto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei c ristiani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre inter azioni\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vi ta dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di voi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usual e in altri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che s i tratti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’o dio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano sit uazioni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserc i unità.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differ enze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corinto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta P aolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di conquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’am ore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nos tri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti co n i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su que stioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, l e persone si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in d ialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebb e essere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dal l’altra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di appartenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amore di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi r iempire dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi mette alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il suo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le pa ure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole \, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di
amore.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Pau lus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Allta g als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeic hnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwähl t und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Ge genüber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegen über lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Chr istus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle alle r Liebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist d ie Grundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeutet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon w ir reden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die L iebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWa s unzweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles< /u> in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkennungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In allem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im U mgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mi t seinem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das he ißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Chr isten sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in de r Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzunge n\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergl eichbare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert un
s dazu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherb
rief ist voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht e
inverstanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber da
s führt nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sonder
n im Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten
Argumenten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute
gibt es große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethisch
e oder politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt
man sich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der
Paulus erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Me
nschen im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Ja
hreslosung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Chri
sten miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hör
en und voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertra
gen\, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christu
s\, in dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil
in der Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe wei
terzugeben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Ab
er das ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekos
tet. Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impul s gegen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu ei nem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirste
n Thiele
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Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
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\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
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\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
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\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
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Che cosa intende Paolo per amore? Quando Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amore nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT si riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo r ende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraent e\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, quest o è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origin e e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in G esù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò sig nifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Per questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Per questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostrat o in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto n ell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristia ni (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazioni \, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di vo i” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in a ltri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in cu i le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si trat ti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio su internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazion i simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve e ssere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci unit à.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Corin to! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di co nquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri ra pporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i pa rtecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su questioni spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le pers one si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cui Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialogo con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe esse re un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli a ltri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’altr a\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di app artenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amor e di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempir e dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi met te alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il su o amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nostr i cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\, l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, più pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amore
.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus vo n der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag als Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet i m NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt und es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenübe r so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber l ieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christus gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Lieb e. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die Gru ndlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bedeut et\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bevor wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir red en. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Liebe leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe G ottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas unzw eifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erkenn ungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In all em\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgang mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und C hristen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit sein em Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\, dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christen sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der Welt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, di e knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder d ie Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleichba re Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die L iebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ih rer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns dazu
auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief i
st voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einvers
tanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das führ
t nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im G
egenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Argum
enten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt e
s große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische oder
politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man s
ich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paulus
erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Menschen
im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahreslo
sung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen <
u>miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören und
voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\,
weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\, in
dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in der
Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterzug
eben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber das
ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet. D
eshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Macht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls gege n jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem li ebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin g
utes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Thie
le
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quand o Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amor e nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT s i riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraen te\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, ques to è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origi ne e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò si gnifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Pe r questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Pe r questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostra to in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristi ani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutt o ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazion i\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita de i cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di v oi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in c ui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tra tti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio s u internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazio ni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci uni tà.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Cori nto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di c onquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore d i Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri r apporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i p artecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su question i spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le per sone si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cu i Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialog o con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe ess ere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’alt ra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di ap partenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amo re di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempi re dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi me tte alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il s uo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nos tri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\ , l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, p iù pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amo
re.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag al s Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt un d es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenü ber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christu s gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Li ebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die G rundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bede utet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bev or wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir r eden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Lieb e leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas un zweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erke nnungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In a llem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgan g mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit se inem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\ , dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christe n sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der We lt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleich bare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns da
zu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief
ist voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einve
rstanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das fü
hrt nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im
Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Arg
umenten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt
es große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische od
er politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man
sich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paul
us erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Mensch
en im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahres
losung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören u
nd voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\
, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\,
in dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in d
er Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterz
ugeben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber d
as ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet.
Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Mac ht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls ge gen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin
gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Th
iele
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quand o Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amor e nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT s i riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraen te\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, ques to è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origi ne e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò si gnifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Pe r questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Pe r questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostra to in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristi ani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutt o ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazion i\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita de i cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di v oi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in c ui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tra tti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio s u internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazio ni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci uni tà.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Cori nto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di c onquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore d i Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri r apporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i p artecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su question i spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le per sone si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cu i Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialog o con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe ess ere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’alt ra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di ap partenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amo re di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempi re dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi me tte alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il s uo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nos tri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\ , l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, p iù pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amo
re.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag al s Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt un d es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenü ber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christu s gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Li ebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die G rundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bede utet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bev or wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir r eden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Lieb e leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas un zweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erke nnungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In a llem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgan g mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit se inem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\ , dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christe n sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der We lt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleich bare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns da
zu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief
ist voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einve
rstanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das fü
hrt nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im
Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Arg
umenten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt
es große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische od
er politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man
sich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paul
us erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Mensch
en im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahres
losung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören u
nd voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\
, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\,
in dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in d
er Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterz
ugeben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber d
as ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet.
Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Mac ht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls ge gen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin
gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Th
iele
\n
\n
Un caloroso invito ai culti nella nostra chiesa in Vi a Poerio 5 per
\nVenerdì Santo (29.03.) alle ore 18.00 e
\nDomenica di Pasqua (31.03.) alle ore 10.30 span>
\nCon la partecipazione del coro
\n\n
Che cosa intende Paolo per amore? Quand o Paolo parla di amore\, non si riferisce a quello che viene chiamato amor e nella nostra vita quotidiana. La parola greca per amore (agape) nel NT s i riferisce all’amore di Dio. Un amore che sceglie ciò che è amabile e lo rende prezioso. Un amore che non ama perché l’altra persona è così attraen te\, ma semplicemente perché vuole amare l’altra persona. Per Paolo\, ques to è l’amore che Dio ci ha mostrato e donato in Gesù Cristo. Dio è l’origi ne e la fonte di ogni amore. Questo amore divino\, che si dona per noi in Gesù\, è la base di ogni amore che può essere vissuto nella Chiesa. Ciò si gnifica che dobbiamo essere innanzitutto riceventi dell’amore di Dio prima di poterlo trasmettere. Dobbiamo prima sapere di cosa stiamo parlando. Pe r questo dobbiamo conoscere l’amore di Dio per poter vivere nell’amore. Pe r questo motivo\, Paolo ricorda alla comunità l’amore di Dio che ha mostra to in Gesù Cristo (1 Cor 1-2).
\nCiò che indubbiamente appartiene al testo è la parolina “tutto”. Tutto nella chiesa deve essere fatto nell’amore. Anche Gesù ha fatto dell’amore il tratto distintivo dei cristi ani (cfr. Gv 13\,35). L’amore di Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutt o ciò che accade\, nei nostri rapporti reciproci\, nelle nostre interazion i\, nei nostri rapporti con i partecipanti\, nell’annuncio e nella vita de i cristiani.
\nPaolo sottolinea anche con la sua frase che “tra di v oi” tutto deve essere fatto nell’amore. Ciò significa che non è usuale in altri luoghi. Come cristiani\, siamo chiamati a distinguerci dal modo in c ui le cose vengono fatte nel mondo: indipendentemente dal fatto che si tra tti di conflitti armati\, di dure leggi commerciali\, di commenti d’odio s u internet o di divisioni nella nostra società. A Corinto c’erano situazio ni simili\, ma Paolo dice: tra di voi deve essere diverso! E l’amore deve essere il fondamento di voi cristiani. Solo su questa base può esserci uni tà.
\nQuesto amore ci chiama anche a risolvere le nostre differenze. L’intera 1 Corinzi è piena di disaccordi di Paolo con le credenze di Cori nto! Egli sa di essere in disaccordo con molti. Ma questo non porta Paolo a dire: “Ho chiuso con voi!” Al contrario\, entra nel dialogo e cerca di c onquistare i Corinzi con buoni argomenti (cfr. Giovanni 13\,35). L’amore d i Dio dovrebbe essere riconoscibile in tutto ciò che accade\, nei nostri r apporti reciproci\, nelle nostre interazioni\, nei nostri rapporti con i p artecipanti\, nell’annuncio e nella vita dei cristiani.
\nAnche tra i cristiani di oggi ci sono grandi differenze di opinione: Sia su question i spirituali\, etiche o politiche. E invece di parlarsi con amore\, le per sone si allontanano l’una dall’altro e nascono le divisioni. L’amore di cu i Paolo è pieno può sopportare le differenze. Può anche rimanere in dialog o con persone completamente diverse da me. Il motto dell’anno potrebbe ess ere un incoraggiamento per noi cristiani a parlare gli uni con gli altri invece che degli altri. Che ci ascoltiamo e impariamo l’uno dall’alt ra\, che discutiamo e poi andiamo di nuovo d’accordo perché sappiamo di ap partenere allo stesso Signore: Gesù Cristo\, nel quale si è rivelato l’amo re di Dio per noi.
\nQuesto stile di vita d’amore – lasciarmi riempi re dall’amore di Dio e trasmettere questo amore – mi costa qualcosa. Mi me tte alla prova ogni giorno. Ma questo è il cammino che Dio ha scelto. Il s uo amore gli è costato tutto. Ecco perché esige l’amore anche da noi.
\nPerché solo la forza e il potere dell’amore possono ammorbidire i nos tri cuori e diventare così un impulso di guarigione contro tutte le paure\ , l’odio\, l’inimicizia e la divisione – verso un’unione più amorevole\, p iù pace e comunione.
\nUn anno 2024 buono e benedetto\, pieno di amo
re.
\nVostra\, Kirsten Thiele
Was versteht Paulus unter Liebe? Wenn Paulus von der Liebe spricht\, dann meint er nicht das\, was in unserem Alltag al s Liebe bezeichnet wird. Das griechische Wort für Liebe (agape) bezeichnet im NT die Liebe Gottes. Eine Liebe\, die sich das Liebenswerte erwählt un d es dadurch kostbar macht. Eine Liebe\, die nicht liebt\, weil das Gegenü ber so attraktiv (anziehend) ist\, sondern einfach\, weil es das Gegenüber lieben will. Für Paulus ist das die Liebe\, die Gott uns in Jesus Christu s gezeigt und geschenkt hat. Gott ist der Ursprung und die Quelle aller Li ebe. Diese göttliche Liebe\, die sich in Jesus für uns hingibt\, ist die G rundlage aller Liebe\, die in der Gemeinde gelebt werden kann. Und es bede utet\, dass wir zuallererst Empfangende der Liebe Gottes sein müssen\, bev or wir sie weitergeben können. Wir müssen erst einmal wissen\, wovon wir r eden. Deshalb müssen wir die Liebe Gottes kennenlernen\, damit wir in Lieb e leben können. Aus diesem Grund erinnert Paulus die Gemeinde an die Liebe Gottes\, die er in Jesus Christus gezeigt hat (1 Kor 1-2).
\nWas un zweifelhaft zum Text gehört ist das kleine Wörtchen „alles“. Alles in der Gemeinde soll in Liebe geschehen. Auch Jesus hat die Liebe zum Erke nnungsmerkmal der Christinnen und Christen erhoben (vgl. Joh 13\,35). In a llem\, was geschieht\, im Umgang untereinander\, im Miteinander\, im Umgan g mit Teilnehmenden\, in der Verkündigung und im Leben der Christinnen und Christen soll Gottes Liebe erkennbar werden.
\nPaulus betont mit se inem Satz auch\, dass „bei euch“ alles in Liebe geschehen soll. Das heißt\ , dass es an anderen Stellen nicht üblich ist. Als Christinnen und Christe n sind wir dazu aufgerufen uns von dem zu unterscheiden\, wie es in der We lt zugeht: Egal\, ob es sich dabei um kriegerische Auseinandersetzungen\, die knallharten Gesetze der Wirtschaft\, Hasskommentare im Internet\, oder die Spaltung in unserer Gesellschaft handelt. In Korinth gab es vergleich bare Situationen\, aber Paulus sagt: Bei euch soll es anders sein! Und die Liebe muss die Grundlage von euch Christinnen und Christen sein. Nur auf ihrer Basis kann es eine Einheit geben.
\nDiese Liebe fordert uns da
zu auf\, auch unsere Differenzen auszutragen. Der gesamte 1.Korintherbrief
ist voll davon\, dass Paulus mit den Überzeugungen in Korinth nicht einve
rstanden ist! Er weiß\, er ist ganz anderer Meinung als viele. Aber das fü
hrt nicht dazu\, dass Paulus sagt: „Mit euch bin ich fertig!“\, sondern im
Gegenteil\, er geht ins Gespräch und versucht die Korinther mit guten Arg
umenten zu gewinnen.
\nAuch unter Christinnen und Christen heute gibt
es große Meinungsverschiedenheiten: Egal ob über geistliche\, ethische od
er politische Fragen. Und statt in Liebe miteinander zu reden\, grenzt man
sich voneinander ab und es entstehen Spaltungen. Die Liebe\, von der Paul
us erfüllt ist\, sie kann Unterschiede aushalten. Sie kann auch mit Mensch
en im Gespräch bleiben\, die ganz anders ticken als ich selbst. Die Jahres
losung könnte eine Ermutigung sein\, dass wir als Christinnen und Christen
miteinander reden statt übereinander. Dass wir aufeinander hören u
nd voneinander lernen\, dass wir streiten und uns danach wieder vertragen\
, weil wir wissen\, dass wir zum gleichen Herrn gehören: Jesus Christus\,
in dem sich Gottes Liebe zu uns gezeigt hat.
\nSo ein Lebensstil in d
er Liebe – mich von der Liebe Gottes erfüllen lassen und die Liebe weiterz
ugeben – das kostet mich etwas. Er fordert mich heraus\, jeden Tag. Aber d
as ist der Weg\, den Gott gewählt hat. Seine Liebe hat ihn alles gekostet.
Deshalb mutet er auch uns Liebe zu.
Denn einzig die Kraft und Mac ht der Liebe vermag unser Herz zu erweichen und so zum heilsamen Impuls ge gen jedwede Angst\, Hass\, Feindschaft und Trennung werden – hin zu einem liebevolleren Miteinander\, zu mehr Frieden und Verbundenheit.
\nEin
gutes\, gesegnetes Jahr 2024 – voller Liebe.
\nIhre/ eure Kirsten Th
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