Presentazione

Presentazione

Questo è il messaggio del signore dell’universo, Dio d’Israele, per tutti quelli che ha fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia. 5 Costruite case e abitatele, coltivate orti e mangiate i frutti. 6 Prendete moglie ed abbiate figli e figlie. Date moglie ai vostri figli e marito alle vostre figlie perché abbiano anch’essi molti bambini. Crescete di numero, li dove siete, e non diminuite. 7 Lavorate per il benessere della città dove vi ho fatti deportare e pregate il signore per lei, perché il vostro benessere dipende dal suo.

(Geremia 28, 4-7 4)

 

Alcune tappe della nostra storia

La nostra comunità non nasce, nel lontano 19 aprile 1826, come comunità evangelica luterana di Napoli, ma come comunità evangelica franco-tedesca: presidente E.S. Conte Von Flemming, ambasciatore del re di Prussia, tesoriere il banchiere Falconnet. Luogo di riunione e di culto la cappella dell’ambasciata di Prussia, la quale godeva dell’extra territorialità, dal 1838 a via cappella vecchia 31. Si tratta di una comunità originariamente molto elitaria, composta da diplomatici, aristocratici, agenti delle compagnie di navigazione, consoli, banchieri, commercianti, alta Borghesia. stockdale_1800_napoli_s

Non vogliamo in questa sede raccontare dettagliatamente i 175 anni di storia della comunità, ma vogliamo sottolinearne alcune peculiarità, alcuni momenti salienti. La comunità e fin dalla sua nascita ecumenica, essendo i tedeschi luterani o uniti, i francesi e gli svizzeri calvinisti o riformarsi. E bilingue: lo statuto dice esplicitamente che un’unica comunità in cui non è consentita altra differenziazione che la lingua e internazionale perché sono membri a pari diritto prussiani, sassoni, tedeschi in genere, francesi, svizzeri, danesi, olandesi, eccetera.

Esclusi: i napoletani e quali, come sudditi del regno delle Due Sicilie, non era consentita libertà di culto della polizia borbonica, all’esterno dell’ambasciata, è badata a che questa, durante i culti fosse preclusa agli indigeni. Quasi contemporaneamente nascono le opere sociali: c’è il problema dell’assistenza spirituale a circa 500 soldati Vangeli ci dei reggimento svizzeri e quello della tutela e dell’assistenza ai disertori svizzeri imprigionati. I documenti ci dicono che nei primi dieci anni hanno funzionato quattro casse: una generale per i poveri che hanno spesso 2705 ducati; una cassa per le esequie e poveri, 662 ducati; una cassa per orfani, 1989 ducati; una cassa per soldati svizzeri detenuti, 962 ducati.

Nel 1839, in un appartamento affittato, entra in funzione il primo ospedale evangelico di Napoli, certamente una specie di infermeria, con alcuni letti per ammalati poveri ed una cucina. Nello stesso anno viene trovata una sistemazione per una scuola per gli orfani e per i bambini poveri della comunità, con un internato aperto anche ad esterni. Questi due istituti, frequentati assiduamente da due pastori della comunità desta l’attenzione della curia e le rimostranze della polizia, che rileva il fatto che quei locali non godevano di extra territorialità e quindi erano contro le leggi vigenti. I fattori si risolve alla ” napoletana ” con una visita dell’ambasciatore Von a Berna vostro off al ministro di polizia, marchese del carretto definito ” l’uomo aperto e colto, ma dipendente come tutti dal dal clero “.

Durante il colloquio fra gentiluomini i due convennero di poter assicurare il cardinale-arcivescovo che giammai si sarebbero accolti nella scuola o nell’ospedale dei cattolici e di ministro assicurò all’ambasciatore che non ci sarebbero state altre seccatura. Della cosa finì lì. Il 7 settembre 1860 Garibaldi entrò in Napoli, il 28 ottobre il concistoro della comunità è a Caserta al quartier generale del dittatore ed ottiene l’autorizzazione a costruire un tempio nel quale poter esercitare liberamente e pubblicamente il culto. Nell’assemblea generale del 26 maggio 1861 sono ammesse tre lingue tedesco, francese e italiano.

Il 29 maggio 1865 si inaugura la chiesa di via Carlo Poerio, ma la libertà apportata da altre conseguenze: le comunità ora sono due, una di lingua tedesca ed una di lingua francese. Le lingue ora dividono e le nazionalità pure. Tuttavia la comunità resta interdenominazionale. Un regolamento dice ” il credo della comunità deve elevarsi al di sopra dei differenti insegnamenti delle singole chiese protestanti ha perso la fede comune evangelica “. Un maldestro ma pesante tentativo di annessione alla chiesa di Prussia non ha seguito per l’opposizione della maggioranza dei membri della comunità.

ChiesaLuteranaNapoliNell’1866 la scuola della comunità viene trasferita in via Giudiziaca a Pizzofalcone, 60: i locali hanno cambiato destinazione d’uso ma sono ancora di nostra proprietà. Nell’1877 gli svizzeri con altri partners fondano l’ospedale internazionale che dal 1884 e nella villa Bentinck a via Tasso, dove ancora una ventina di anni fa regnava incontrastato il dottor Burkhard, ostetrico della Napoli bene per oltre mezzo secolo. Nell’1889 viene acquistata, con un dono di 50000 lire del presidente Julius Aselmeyer, villa Casalta a largo Terracina, che è il nuovo ospedale evangelico. Anche questo stabile, in cui sono attualmente ubicati l’abitazione del pastore, l’ufficio pastorale è il centro per le riunioni, e ancora in nostro possesso.

Anche la scuola viene potenziata e riorganizzata con un consiglio allargato da cinque a sette membri: cinque evangelici della comunità, e un cattolico, più un ebreo. Nello 1908 viene introdotto anche l’insegnamento religioso cattolico. Nell’1914 su 170 ragazzi della scuola, 50 hanno entrambi i genitori tedeschi, 15 la madre e 13 padre tedesco, tre sono inglesi tre francesi: 86 sono italiani sono la maggioranza. Le due guerre mondiali mettono in crisi le due istituzioni: restano alla fine una scuola Svizzera ed un ospedale internazionale che non hanno più nulla a che vedere con le due comunità. Fino ad ora quindi vita come in colonia : l’unica apertura visibile verso la città la scuola.

Nella seconda metà del secolo scorso nascono nuove realtà e nuovo situazioni. Nel 1948 venne fondata la chiesa evangelica luterana in Italia, di cui le comunità evangelica di lingua tedesca e cofondatrice. Ma nascono anche le comunità luterane del golfo di lingua italiana (torre annunziata, torre del greco, santa Maria la bruna), nasce il consiglio dei pastori di Napoli, di cui pastoreGerhart Reinke è uno dei promotori. Nel 1968 si inaugura l’ospedale evangelico “villa Betania “, apertosi grazie anche agli aiuti determinanti ottenuti, tramite la comunità e le relazioni del pastore Leudemann, da opere quali il Gustavo Adolf Werk, “dasDiakonische Werk “, Brot fùr dier Welt” e di cui un nostro membro è stato per 25 anni amministratore a titolo onorifico.

Da questa piccola comunità vengono negli anni settanta tre di cinque membri del concistoro della chiesa evangelica luterana in Italia il pastore Adolf Luedemann, Decano, tedesco; e Eduardo Bachrach, presidente del sinodo, italiano; Herbert Wanner, tesoriere, svizzero. Nell’1985 compare la comunità svizzera di lingua francese, che riconfluisce nella comunità evangelica di lingua tedesca, che nelle 1989 con l’approvazione di un nuovo statuto diviene la comunità evangelica luterana di Napoli. Gli elementi qualificanti quindi non sono più la nazionalità o la lingua, ma la tradizione e la sede della Riforma professata dalla confessione di Augusta, pur con un occhio particolare ai nostri membri uniti o riformati.

Oggi quindi ci presentiamo con una forte apertura verso la città: l’edificio di via Carlo Poerio, conosciuto perché quasi nessuno lo aveva visto aperto, oggi, oltre i nostri culti, ospita il giovedì una comunità filippina, sabato una comunità avventiste Ucraina. A maggio -giugno accoglie la stagione dei concerti di primavera, giunto alla terza edizione, ad ottobre-dicembre la stagione dei concerti d’autunno, quest’anno alla sesta edizione, che insieme al concorso letterario e a quello musicale, al laboratorio teatrale e al coro fanno parte le nostre iniziative culturali ” Musica e cultura a piazza dei Martiri “.

Nell’ultimo anno abbiamo pubblicato, utilizzando fondi messici a disposizione dall’otto per mille destinato alla chiesa luterana in Italia, un volume con i 14 racconti brevi finalisti del concorso letterario, abbiamo curato il pregevole catalogo della mostra su Bach in occasione della mostra da noi organizzato a Napoli e ospitato al conservatorio di S. Pietro Majella, abbiamo sponsorizzato insieme al banco di Napoli il catalogo della mostra ” la cultura scientifica e le sue istituzioni ” presso la biblioteca universitaria di Napoli.

piazza-dei-martiriSempre con fondi dell’otto per mille abbiamo destinato aiuti a ” crescere insieme “, un’organizzazione che si occupa del recupero dei tossicodipendenti del quartiere sanità, 5 borse lavoro ad altrettanti giovani cosi detti a rischio nel quadro del progetto ” Nisida futuro ragazzi “, un microtomo congelatore all’ospedale villa Betania per analisi rapide infraoperatorie, utili soprattutto durante le operazioni per tumore al seno, una piscina per disabili e Ischia, contributi all’istituto per anziani ” don rione ” a Ischia, alle parrocchie di S. Gaetano e di S. Michele ad Ischia per lavori di manutenzione alle loro chiese che fra l’altro ci vengano fraternamente messe a disposizione per i nostri culti sull’isola.

Come si vede Bach è tedesco e luterano, ma tutto il resto delle nostre attività culturali e sociali è per la città, per Napoli, per la Babilonia di Geremia, per una Babilonia nella quale siamo venuti ben oltre settant’anni fa e nella quale abbiano intenzione di rimanere, dove abbiamo preso moglie e dato moglie ai nostri figli, nella speranza di non diminuire.

Riccardo Bachrach