Pontificio Seminario Interregionale, Posillipo

27. marzo 2015 incontro al Pontificio Seminario Interregionale, Posilipo

per proseguire la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani

Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo (1Gv 4, 16-21)
16Noi sappiamo e crediamo che Dio ci ama. Dio è amore, e chi vive nell’amore è unito a Dio, e Dio è presente in lui.
17Così è per Gesù, e così è per noi in questo mondo. Se l’amore di Dio è perfetto in noi, ci sentiamo sicuri per il giorno del giudizio 18perché chi vive nell’amore di Dio non ha paura. Anzi, l’amore perfetto caccia via la paura. Chi ha paura si aspetta un castigo, e non vive nell’amore di Dio in maniera perfetta.
19Noi amiamo Dio, perché egli per primo ci ha mostrato il suo amore. 20Se uno dice: “Io amo Dio” e poi odia suo fratello, è bugiardo. Infatti se uno non ama il prossimo che si vede, non può amare Dio che non si vede.
21Ma il comandamento che Dio ci ha dato è questo: chi ama Dio deve amare anche i fratelli.

Noi sappiamo e crediamo che Dio ci ama – questa è la premessa d’inizio. Che lo crediamo non si mette in dubbio, siamo un assemblea di ministri di Dio, chiamati per il Suo servizio, e senza credere che Dio ci ama sarebbe una follia. Ma lo sappiamo….come possiamo saperlo? Lutero si manteneva alla promessa del battesimo: il battesimo è la promessa del amore incondizionato di Dio per me. Mi avvolge con questo amore, mi fortifica – e caccia via la paura. Lutero aveva tanta paura del Dio vendicativo, che riscatta, e non si sentiva mai degno del Suo amore. Fino alla scoperta sua personale, che poi divenne pubblica, che tutto sta nel amore di Dio. Lui ci ama per primo, e l’amore non richiede niente in cambio. Non devo essere perfetta per essere amata da Lui, ma mi ama per primo, cosi come sono. E solo quando mi sento amata non devo più avere paura – paura del giudizio degli altri, paura dei miei difetti, paura del incontro con l’altro. Dio mi ama, questo mi attribuisce un valore inestimabile e mi da tanta sicurezza (come le rassicurazioni dei genitori ai loro figli), che la paura non ha più spazio per diffondersi.

E perché egli per primo ci ha mostrato il Suo amore, ecco perché noi amiamo Dio.
Un’altra domanda: Come possiamo amare Dio? Oltre ai nostri canti, le nostre preghiere, che però sono lode, non espressioni di amore. Eccoci arrivati al comandamento finale del nostro testo:
chi ama Dio deve amare anche i fratelli.

L’amore visibile per Dio si manifesta nel amore tra di noi. Non tutto il mondo insieme, sarebbe troppo e mi arrenderei. Amare i fratelli, le sorelle. Amore, Agape, una grande parola.
Amore – significa rispetto. Rispetto per lo stile di vita del’altro. Rispetto per le espressioni di fede diversi dalla mia. Rispetto anche per chi non crede affatto. Rispetto per le scelte degli altri, sulla vita, sulla fede, su Dio.

Amore – significa conoscersi. È difficile rispettare, o addirittura amare, le scelte diverse di una persona estranea, che non significa niente per me. Ma conoscendosi diventiamo davvero fratelli e sorelle, conoscendosi possiamo capire meglio le basi di una scelta. Posso amare, rispettare, chi conosco. Ecco perché ci siamo qui insieme, ecco una delle cose bellissime, oltre a pregare, cantare e lodare insieme, di questa settimana di preghiera per l’unità: possibilità di incontro, di conoscersi, di approfondire, di imparare, di interrogare.

Amore – significa libertà. Essere amata mi da libertà. Come detto prima, scacciando la paura, mi da libertà dai giudizi degli altri, libertà di pensare per me stesso, libertà di agire, anche se contro corrente, libertà di incontrare l’altro, anche se a volte difficile. Libertà pero nel contesto del amore di Dio, con rispetto, quindi implica responsabilità. Libertà non è fare ciò che voglio, ma ciò che ritengo giusto per l’amore verso Dio e verso gli altri nel rispetto prima descritto.
Amore – significa anche stima per me stesso…e con questo la possibilità di stima per gli altri. Se mi sento amata posso acquistare una grande stima per me stessa – e solo allora posso sviluppare anche una grande stima per altri intorno a me.

Ama il tuo prossimo (fratello, sorella) come te stesso – perché Dio ci ha amati per primo.