Mens sana in corpore sano

Il corso di ginnastica posturale eseguito dalla Dr.ssa Cristina Calliope Amanatidis prosegue ogni lunedì e giovedì dalle 11:30 alle 12:45.

Per informazioni, rivolgersi all’Ufficio Pastorale:
martedì – giovedì, ore 9-13 tel. 081 0900133

Di seguito il calendario di tutti gli incontri.

Accogliendo i bambini, accogliete me

Meditazione per la Giornata Mondiale di Preghiera 2016 da Cuba

Questo è il titolo ufficiale della Giornata Mondiale di Preghiera 2016. Le donne cristiane del Cuba hanno redatto l’ordine del culto per il movimento internazionale e ecumenico di preghiera.

Insieme nel futuro: Illustrazione di copertina per la Giornata Mondiale di Preghiera proveniente dal Cuba

L’illustrazione per la Giornata Mondiale di Preghiera 2016 è l’opera di una giovane artista cubana, Ruth Mariet Trueba Castro. Il suo quadro intitolato “Accogliendo i bambini, accogliete me” riprende delle immagini tratti dalla vita quotidiana degli uomini in Cuba. Tra questi c’è anche un carro di cavalli o asini, sul quale a Cuba si trasportano le persone o delle merci. Il quadro è ricco di elementi simbolici tra cui la palma reale che è l’albero nazionale del Cuba e la bandiera cubana.

Nel quadro con un’apertura simbolica di una finestra o porta l’artista ci invita nella sua patria. Per le persone del Cuba invece si aprono delle nuove prospettive. In primo piano vediamo delle mani e movimento di persone.
Esprimono non soltanto l’insieme delle generazioni ma anche la molteplicità all’interno della popolazione cubana che entra naturalmente anche nelle famiglie. E in riferimento al Vangelo dell’infanzia che è la lettura del culto
potrebbe trattarsi di una madre o un padre che porta il figlio o la figlia oppure una figlia/un figlio che porta padre o madre verso Gesù. Questo pensiero di un padre/una madre con il figlio/la figlia alla mano rimanda anche al motto biblico per l’anno 2016: “Come una madre consola il figlio io vi consolerò.” Mano in mano, consolati dalla comune fede in Dio, che alla fine dona la Sua consolazione anche in situazioni senza via d’uscita proprio mettendo al nostro fianco delle persone che ci prendono per mano.

Sarei felice di incontrarvi nella Giornata Mondiale di Preghiera, il 4 marzo per camminare un pezzo del nostro cammino insieme – ma se volete anche prima per uno dei variopinti incontri al centro della Comunità oppure in chiesa.

Vi saluta
Pastora Kirsten Thiele

Giornata mondiale di preghiera

Anche in questo anno 2016, il movimento ecumenico rinnova l’appuntamento per una giornata mondiale preghiera.

Anche questa volta la GMP vede protagoniste le donne. In questo caso il tema scelto riguarda l’infanzia e l’iniziativa viene dalle donne di Cuba.

Ci incontreremo presso la comunità greco-ortodossa di Napoli. Venerdì 4 marzo alle ore 17:30.

DI seguito potete scaricare la locandina dell’evento.

Un cristianesimo non religioso

Estratto dal diario di Dietrich Bonhoeffer

informazioni biografiche

Tegel, 30.04.1944

Ciò che mi preoccupa continuamente è la questione di che cosa sia veramente per noi, oggi, il cristianesimo, o anche chi sia Cristo.

È passato il tempo in cui questo lo si poteva dire agli uomini tramite le parole – siano esse parole teologiche oppure pie -; così come è passato il tempo della interiorità e della coscienza, cioè appunto il tempo della religione in generale. Stiamo andando incontro ad un tempo completamente non religioso; gli uomini, così come ormai sono, semplicemente non possono più essere religiosi.

Anche coloro che si definiscono sinceramente “religiosi”, non lo mettono in pratica in nessun modo; presumibilmente, con “religioso” essi intendono qualcosa di completamente diverso.

Il nostro annuncio e la nostra teologia cristiani nel loro complesso, con i loro 1900 anni, si basano però sull'”apriori religioso” degli uomini. Il “cristianesimo” è stato sempre una forma (forse la vera forma) della “religione”. Ma se un giorno diventa chiaro che questo “apriori” non esiste affatto, e che s’è trattato invece di una forma d’espressione umana, storicamente condizionata e caduca, se in somma gli uomini diventano davvero radicalmente non religiosi – e io credo che più o meno questo sia già il caso (da che cosa dipende ad esempio il fatto che questa guerra, a differenza di tutte le precedenti, non provoca una reazione “religiosa”?), che cosa significa allora tutto questo per il “cristianesimo”?

Vengono scalzate le fondamenta dell’intero nostro “cristianesimo” qual è stato finora e noi “religiosamente” potremo raggiungere soltanto qualche “cavaliere
solitario” o qualche persona intellettualmente disonesta. Dovrebbero essere questi i pochi eletti? Dovremmo gettarci zelanti, stizziti o sdegnati proprio su questo equivoco gruppo di persone per smerciare loro la nostra mercanzia?

Dovremmo noi aggredire qualche infelice colto in un momento di debolezza e per così dire, violentarlo religiosamente? Se non vogliamo niente di tutto questo, se alla fine anche la forma occidentale del cristianesimo dovessimo giudicarla solo uno stadio previo rispetto ad una totale non religiosità, che situazione ne deriverebbe allora per noi, per la Chiesa? Come può Cristo diventare il signore anche dei non religiosi?

Ci sono cristiani non religiosi? Se la religione è solo una veste del cristianesimo – questa veste ha assunto essa pure aspetti molto diversi in tempi diversi che cos’è allora un cristianesimo non religioso?

(da: Resistenza e resa, edizioni San Paolo)

Dietrich Bonhoeffer

3251_bonhoeffer-dietrichDietrich Bonhoeffer (4 febbraio 1906-9 aprile 1945) fu un pastore luterano, un professore universitario con un dottorato in teologia, un pioniere del movimento ecumenico, uno scrittore prolifico, un poeta e una figura centrale nella lotta contro il regime nazista.

Nato a Breslavia (allora Germania, oggi Polonia) nel 1906 con la sorella gemella Sabine, Dietrich fu il sesto di otto figli di Karl e Paula Bonhoeffer. Il padre era un importante professore di psichiatria e neurologia; la madre una delle poche donne laureate della sua generazione.

Laureatosi in teologia a Berlino nel 1927, Bonhoeffer iniziò l’attività di pastore in una chiesa tedesca a Barcellona nel 1928. Nel 1930 andò a studiare a New York presso I’Union Theological Seminary; nel 1931iniziò ad insegnare alla facoltà teologica di Berlino e fu ordinato pastore.

In quel periodo iniziò l’attività nel nascente movimento ecumenico,stabilendo contatti internazionali che in seguito avrebbero avuto grande importanza per il suo impegno nella resistenza.

Nel 1931 fu eletto segretario giovanile dell’Unione mondiale per la collaborazione tra le chiese e nel1933 entrò a far parte del Consiglio cristi ano universale “Life and Work” (da cui sarebbe nato in seguito il Consiglio ecumenico delle chiese).

Non potendo più restare a Berlino, nel 1933 torna a Londra per seguire due comunità evangeliche tedesche. Pacifista convinto, avanzò la proposta di un concilio ecumenico (aperto a tutte le confessioni cristiane) sulla pace. Nel maggio 1934 nacque la cosiddetta Chiesa confessante per opera di una minoranza interna alla Chiesa evangelica tedesca, che adottò la dichiarazione di Barmen in opposizione al nazismo.

Nell’aprile 1935 Bonhoeffer tornò in Germania per dirigere, prima a Zingst e poi a Finkenwalde, un seminario clandestino per la formazione dei pastori della Chiesa confessante, che stava subendo crescenti pressioni da parte della Gestapo, culminate nell’agosto 1937 nel decreto di Himmler che dichiarava illegale l’attività di formazione di candidati pastori per la Chiesa confessante.

In settembre il seminario di Finkenwalde fu chiuso dalla Gestapo, nei due anniseguenti Bonhoeffer continuò l’attività di insegnante in clandestinità. Nel gennaio 1938 la Gestapo lo bandì da Berlino e nel settembre 1940 gli vietò di parlare in pubblico. E così Bonhoeffer fu costretto ad abbandonare la sua Patria di nuovo.

Riparato negli Stati Uniti, come “docente ospite” nell’estate del 1939, vi restò però solo due settimane; la sua coerenza morale e l’amore per il suo popolo, gl’impedivano di stare a guardare, mentre il suo Paese precipitava nell’orrore e nell’imminente guerra, guidato da un criminale che bisognava cercare di bloccare ad ogni costo.

Nel l939 Bonhoeffer si avvicinò ad un gruppo di resistenza e cospirazione contro Hitler, costituito tra gli altri dall’avvocato Hans von Dohnanyi (suo cognato), dall’ammiraglio Wilhelm Canaris e dal generale Hans Oster.

Quattro mesi prima dell’arresto, nel gennaio 1943, Dietrich si era fidanzato con la diciottenne Maria von Wedemeyer, che non poté mai sposare, perché il resto della sua vita lo trascorse in carceri e campi di concentramento.

La sua attività per aiutare un gruppo di ebrei a fuggire dalla Germania portò alla sua carcerazione il 5 aprile 1943; iniziava così il suo calvario in varie prigioni del Reich. Nelle carceri di Tegel e Berlino, scrisse le celebri lettere e appunti, raccolte poi nel vol. “Resistenza e resa” (1951).

Dopo un fallito attentato contro Hitler il 20 luglio 1944, Bonhoeffer fu trasferito nella prigione di Berlino, poi nel campo di concentramento di Buchenwald e infine in quello di Flossenburg, dove fu impiccato insieme ad altri cospiratori.

Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio

(cfr 1 Pietro 2, 9)

Il fonte battesimale più antico che si trova in Lettonia risale al tempo di san
Meinardo, il grande missionario evangelizzatore di questa nazione. Si trova nella Cattedrale luterana di Riga, la capitale del Paese. La posizione del fonte battesimale, così vicina all’adornato pulpito della cattedrale, esprime chiaramente sia la relazione fra il Battesimo e l’annuncio, che la chiamata, comune a tutti i battezzati, di annunziare le opere meravigliose del Signore.

Questo appello costituisce il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2016.

L’apostolo Pietro si rivolge ai cristiani dicendo che, attraverso la chiamata ad essere il popolo che Dio ha acquistato per sé, hanno ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù, sono diventati il “popolo di Dio”. Questa realtà è espressa nel Battesimo, comune a tutti i cristiani, nel quale siamo rinati
dall’acqua e dallo Spirito (cfr. Gv 3, 5). Nel Battesimo moriamo al peccato per risorgere con Cristo ad una nuova vita di grazia in Dio.

Dio ci ha scelti non come un privilegio: ci ha resi santi non nel senso che i cristiani sono più virtuosi degli altri; ci ha scelti per raggiungere uno scopo.
Siamo santi solo nella misura in cui siamo impegnati nel servizio a Dio, che è sempre quello di portare il suo amore a tutte le persone. Essere un popolo di sacerdotale significa essere al servizio del mondo. I cristiani vivono la loro chiamata battesimale e rendono testimonianza alle opere meravigliose di Dio in molti modi.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani – 2016

Gebetswoche Logo

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio.

Questa volta celebriamo questo evento anche nella Chiesa Luterana in Via Carlo Poerio, 5 Martedì 19 gennaio 2016 alle ore 18.00.

Celebrazione conclusiva Domenica 24 gennaio ore 18.00 nella cattedrale di Napoli in Via Duomo.

Meditazione della nostra pastora

 

Studio biblico SAE:
“Fuga dalla responsabilità e modernità nel libro di Giona”

Invitiamo a partecipare allo studio biblico interconfessionale organizzato dal gruppo SAE di Napoli che si terrà nella chiesa valdese in via dei Cimbri lunedì 11 gennaio 2016 ore 18.00.

Tema: Fuga dalla responsabilità e modernità nel libro di Giona.

Relazionano:
Rav Umberto Piperno (rabbino capo della comunità ebraica di Napoli)
Prof. Paolo Ricca (professore emerito presso la Facoltà Valdese di teologia di Roma)

Calendario incontri con l’Amicizia Ebraico-Cristiana

I prossimi convegni si svolgeranno secondo il seguente calendario

Calendario degli studi biblici

Gli studi si svolgeranno presso il Centro della Comunità a Villa Casalta, via Pontano 1.