Comunicazioni

Celebrazioni per la Pasqua

Quest’anno vogliamo vivere questo periodo con diversi appuntamenti, ricchi di significato.

ichtusCominciamo Giovedì Santo (24.03.) alle ore 18.30 a Villa Casalta, sala comunitaria, con celebrare insieme ai confermandi l’ultima Cena di Gesù, in un ambiente particolare.
Era la cena del Pessach, la memoria dei Israeliti del Esodo, che con Gesù acquistava anche un altro significato. Mangeremo insieme, come faceva Gesù con i suoi – quindi ognuno è invitato di portare qualcosa di buono come contributo. Come facevano le prime comunità cristiane, condividendo cibo e altro insieme.

Venerdì Santo (25.03.) alle ore 18.00 ci raccogliamo in chiesa per una meditazione sulla croce e cosa può significare per noi, con la partecipazione del coro luterano.

E infine domenica di pasqua (27.03.) alle ore 10.30 il culto solenne, sempre con il nostro coro, in chiesa per festeggiare insieme la vittoria della vita sulla morte. Segue un pranzo pasquale conviviale (ognuno è libero di portare qualcosa di buono!) a Villa Casalta, al quale abbiamo anche invitato il famoso coniglio di pasqua, quindi dovremo cercare delle uova di pasqua! Questo è la domenica delle famiglie di questo mese.

Accogliendo i bambini, accogliete me

Meditazione per la Giornata Mondiale di Preghiera 2016 da Cuba

Questo è il titolo ufficiale della Giornata Mondiale di Preghiera 2016. Le donne cristiane del Cuba hanno redatto l’ordine del culto per il movimento internazionale e ecumenico di preghiera.

Insieme nel futuro: Illustrazione di copertina per la Giornata Mondiale di Preghiera proveniente dal Cuba

L’illustrazione per la Giornata Mondiale di Preghiera 2016 è l’opera di una giovane artista cubana, Ruth Mariet Trueba Castro. Il suo quadro intitolato “Accogliendo i bambini, accogliete me” riprende delle immagini tratti dalla vita quotidiana degli uomini in Cuba. Tra questi c’è anche un carro di cavalli o asini, sul quale a Cuba si trasportano le persone o delle merci. Il quadro è ricco di elementi simbolici tra cui la palma reale che è l’albero nazionale del Cuba e la bandiera cubana.

Nel quadro con un’apertura simbolica di una finestra o porta l’artista ci invita nella sua patria. Per le persone del Cuba invece si aprono delle nuove prospettive. In primo piano vediamo delle mani e movimento di persone.
Esprimono non soltanto l’insieme delle generazioni ma anche la molteplicità all’interno della popolazione cubana che entra naturalmente anche nelle famiglie. E in riferimento al Vangelo dell’infanzia che è la lettura del culto
potrebbe trattarsi di una madre o un padre che porta il figlio o la figlia oppure una figlia/un figlio che porta padre o madre verso Gesù. Questo pensiero di un padre/una madre con il figlio/la figlia alla mano rimanda anche al motto biblico per l’anno 2016: “Come una madre consola il figlio io vi consolerò.” Mano in mano, consolati dalla comune fede in Dio, che alla fine dona la Sua consolazione anche in situazioni senza via d’uscita proprio mettendo al nostro fianco delle persone che ci prendono per mano.

Sarei felice di incontrarvi nella Giornata Mondiale di Preghiera, il 4 marzo per camminare un pezzo del nostro cammino insieme – ma se volete anche prima per uno dei variopinti incontri al centro della Comunità oppure in chiesa.

Vi saluta
Pastora Kirsten Thiele

Giornata mondiale di preghiera

Anche in questo anno 2016, il movimento ecumenico rinnova l’appuntamento per una giornata mondiale preghiera.

Anche questa volta la GMP vede protagoniste le donne. In questo caso il tema scelto riguarda l’infanzia e l’iniziativa viene dalle donne di Cuba.

Ci incontreremo presso la comunità greco-ortodossa di Napoli. Venerdì 4 marzo alle ore 17:30.

DI seguito potete scaricare la locandina dell’evento.

Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio

(cfr 1 Pietro 2, 9)

Il fonte battesimale più antico che si trova in Lettonia risale al tempo di san
Meinardo, il grande missionario evangelizzatore di questa nazione. Si trova nella Cattedrale luterana di Riga, la capitale del Paese. La posizione del fonte battesimale, così vicina all’adornato pulpito della cattedrale, esprime chiaramente sia la relazione fra il Battesimo e l’annuncio, che la chiamata, comune a tutti i battezzati, di annunziare le opere meravigliose del Signore.

Questo appello costituisce il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2016.

L’apostolo Pietro si rivolge ai cristiani dicendo che, attraverso la chiamata ad essere il popolo che Dio ha acquistato per sé, hanno ricevuto la potenza della salvezza di Dio in Cristo Gesù, sono diventati il “popolo di Dio”. Questa realtà è espressa nel Battesimo, comune a tutti i cristiani, nel quale siamo rinati
dall’acqua e dallo Spirito (cfr. Gv 3, 5). Nel Battesimo moriamo al peccato per risorgere con Cristo ad una nuova vita di grazia in Dio.

Dio ci ha scelti non come un privilegio: ci ha resi santi non nel senso che i cristiani sono più virtuosi degli altri; ci ha scelti per raggiungere uno scopo.
Siamo santi solo nella misura in cui siamo impegnati nel servizio a Dio, che è sempre quello di portare il suo amore a tutte le persone. Essere un popolo di sacerdotale significa essere al servizio del mondo. I cristiani vivono la loro chiamata battesimale e rendono testimonianza alle opere meravigliose di Dio in molti modi.

Come una madre consola il figlio, io vi consolerò (Isaia 66,13)

Velocemente il singhiozzo di un bambino si trasforma in sorriso quando la mamma o il papà lo prendono in braccio per consolarlo. Respira profondamente per ritrovare la calma e allegramente salta giù dalle braccia. Questa è l’immagine che ho davanti agli occhi quando Dio promette al suo popolo Israele:

“Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi.”

La storia tra Dio e i suoi figli e le sue figlie non va assolutamente liscia. Vanno per le proprie vie, concludono delle alleanze con dei poteri dai quali sperano di ottenere di più rispetto che da Dio. Sono stati deportati dalla patria verso la prigionia.
Si sentono abbandonati e dimenticati. Ma questo comportamento non impedisce a Dio di rimanere fedele. Le parole dei profeti sviluppano sempre nuovi immagini e paragoni per esprimere la fedeltà di Dio verso i suoi figli.
Questi immagini trovano il loro culmine affermando:

“Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi”

e nell’annuncio della salvezza futura di Gerusalemme.

Questa dimensione di consolazione supera un “Tutto finirà bene” ampiamente. Dio vede i cuori e le speranze spezzati. Prende sul serio la miseria e i fallimenti dei suoi figli. Diventano una causa propria. Come una madre si impietosisce.- Questo paragone è eccezionale e descrive il lato viscerale di Dio che va abbondantemente oltre alle parole e ai gesti amorevoli.

La consolazione è un avvenimento complesso. Da un lato è liberatoria: Il consolato ritrova il respiro. Dall’altro lato la consolazione ridona il fondamento sotto ai piedi. In ultima analisi si tratta di questioni come: Chi mi da’ sostegno? Cosa mi porta nella vita e nella morte? Come posso vivere fiducioso – sostenuto e libero?
Vivere fiducioso/vivere consolato – con un fondamento solido sotto ai piedi e un orizzonte vasto?

Dio stesso è il consolatore. Egli vede la tribolazione che mette in repentaglio la vita e si china su di noi per consolarci. Egli è un “forno pieno d’amore” come Martin Lutero descrive l’affetto di Dio verso noi esseri umani. E inoltre, la consolazione di Dio ci libera e ci dona l’ampiezza. Guarisce e rinnova la comunione infranta con il suo popolo e gli apre a nuove prospettive.

Le persone consolate prendono l’aire. Internamente ed esternamente. Lo Spirito Santo è il consolatore e viene visto come lato femminile di Dio. Ci mette in moto. Sulla croce Gesù ha vinto tutti i poteri tenebrosi del mondo e della mia vita. Anche la morte.

La sua risurrezione mi fa sperare quello che già nel libro di Isaia è accennato:

“Ecco, io sto per creare un nuovo cielo e una nuova terra …”

e nell’Apocalisse questo pensiero continua:

“Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre.”

Dio promette: “Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi.”

Se lo prendo per la parola mi si apriranno dei nuovi orizzonti. Per la mia vita e per le persone che desiderano ardentemente la consolazione. La consolazione si può anche allargare, qui e ora. Se sono consolato posso anch’io a mia volta consolare.

Vi auguro un buon inizio anno.
La Vostra Pastora Kirsten Thiele

Un rifugiato in famiglia

Riportiamo la notizia pubblicata dal quotidiano evangelico on-line Riforma.it

Quando la politica latita, ci pensano i cittadini. E’ il caso di “Refugees Welcome”, una bella iniziativa nata nel 2014 in Germania per offrire una casa ai migranti e ora approdata anche in Italia.

Potete leggere l’intero articolo e prendere conoscenza dell’iniziativa alla pagina: Un rifugiato in famiglia

Esibizione del coro luterano

In occasione della rassegna musicale La musica dello spirito, siamo lieti di annunciare la prossima esibizione del Coro luterano diretto dal M° Carlo Forni:

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giovedì 10 dicembre alle ore 20:30 nella Chiesa di via Carlo Poerio 5, vicino Piazza dei Martiri.

Per una introduzione alla intera rassegna potete scaricare questo invito.

Attività per il prossimo Avvento

Nelle prossime settimane, dopo la conclusione dell’anno liturgico, inizierà il periodo di Avvento.

Vogliamo ricordare alcuni appuntamenti in particolare.

Legare le corone d’avvento (Adventskranzbinden)
Mercoledì 25 novembre ore 10.00 a Villa Casalta
Accompagnati da caffè e biscotti confezioneremo delle corone d’avvento. Da portare possibilmente: rami, filo metallico sottile, cesoia, forbici, decorazioni, candele, base rotonda (rafia o polistirolo)

Caffé e meditazione d’avvento
Domenica 29 novembre ore 16.00 a Villa Casalta

Festa natalizia
Sabato 12 dicembre ore 16.00 a Ischia

Il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi afflitti (Isaia 49,13b)

Esultate, cieli, e tu, terra, festeggia! Prorompete in grida di gioia,
monti, poiché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi
afflitti. (Isaia, 49,13)

Davanti a noi troviamo tre giorni particolari dell’anno liturgico: A novembre con il Buß- und Bettag (Giorno di penitenza e preghiera), la Giornata di memoria dei caduti in guerra e la Domenica dell’Eternità.

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